Valutazione neuropsicologica del trauma cranico

VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA DEL TRAUMA CRANICO

La valutazione neuropsicologica del trauma cranico consiste nell’attuazione di un’indagine non invasiva volta a valutare il grado di efficienza mentale e cognitiva in seguito ad un evento che ha causato un trauma cranico.

Gli strumenti che vengono utilizzati per condurre una valutazione neuropsicologica sono di tipo testistico e si articolano in batterie di test, cui la persona viene sottoposta al fine di valutarne il funzionamento mentale e le abilità cognitive, oltre che strumenti volti a comprendere lo stato emotivo del paziente. L’esperto addetto alla conduzione di una valutazione neuropsicologica è lo psicologo formato con particolari competenze ascrivibili all’ambito della neuropsicologia.

Quando si parla di valutazione neuropsicologica di un trauma cranico è bene tenere presente che esso può essere l’esito di: cadute, incidenti stradali, liti violente o traumi sportivi; in ogni caso si tratta di una condizione in cui una forza meccanica esterna provoca una disfunzione cerebrale.
I traumi cranici, a seconda del grado di coinvolgimento del cervello, vengono classificati in traumi lievi, moderati o gravi, di conseguenza anche le ripercussioni sulla persona evidenziabili a seguito del trauma possono essere di natura e di intensità variabile sempre in relazione alla gravità del trauma subito.
In merito a quanto appena riportato va evidenziato che, se l’entità della causa lesiva è grave, essa può produrre una varietà di lesioni cerebrali che possono coinvolgere aree cerebrali con funzionalità diverse e dar luogo a complicanze gravi a lungo termine, se invece si è in presenza di un trauma lieve è possibile che le conseguenze possano essere esclusivamente di carattere funzionale o essere completamente assenti.

La valutazione neuropsicologica è particolarmente indicata in presenza di un trauma cranico poiché, quando si è in presenza di un trauma cranico lieve o di media entità, non è detto che gli strumenti radiologici rilevino anomalie.

Alla luce di ciò è chiaro che non è possibile affidarsi esclusivamente ad una semplice radiografia senza aver indagato il trauma con ulteriori strumenti neuroradiologici più approfonditi e una valutazione neuropsicologica, poiché si rischierebbe di escludere un possibile percorso diagnostico che permetterebbe di evidenziare disfunzionalità laddove altri strumenti non rilevano anomalie.

Al termine del percorso di valutazione l’esito della diagnosi neuropsicologica sarà riportato al paziente ed eventualmente alla famiglia di quest’ultimo dallo specialista. Al momento della restituzione ci si può trovare in presenza di un’integrità delle funzioni cognitive oppure ad un quadro compromesso per il quale sarà necessario strutturare un percorso riabilitativo.

In ogni caso l’essersi affidati ad un esperto fin dal principio del percorso di valutazione neuropsicologica del trauma cranico permette al paziente di essere seguito durante tutte le fasi del percorso da uno specialista con una preparazione adeguata sia in fase di diagnosi che in fase di riabilitazione.